La vendita di farmaci online è un’attività che racchiude in sé sia una componente commerciale che una di salute pubblica e per questo motivo viene attentamente regolata per far sì che il suo svolgimento non possa arrecare danni ai cittadini.
Approfondiamo quindi il tema delle normative per vendere farmaci online.
Il Decreto n.219
L’attuale normativa sulla vendita online di farmaci è frutto di un lungo percorso legislativo volto a tutelare gli interessi di salute pubblica e contemporaneamente a promuovere la competitività dei farmacisti, il cui punto di partenza può essere fatto risalire al 2001.
È infatti in quell’anno che il Parlamento Europeo ha voluto introdurre un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano con la Direttiva 2001/83/CE così che tutti gli Stati membri potessero avere una normativa condivisa sulla commercializzazione dei farmaci e i relativi strumenti di controllo e intervento.
A questa Direttiva ne è seguita un’altra, la numero 94 dell’8 ottobre 2003 per stabilire i principi e le linee direttrici delle buone prassi di fabbricazione relative ai medicinali per uso umano, compresi quelli in fase di sperimentazione.
Questi due interventi normativi della Commissione Europea sono importanti da citare perché il governo italiano li ha recepiti con il Decreto Legislativo 219/2006 del 24 aprile 2006.
Su questo si innesta il Decreto Legge 223 del 4 luglio dello stesso anno, con disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale.
È però l’Articolo 5 quello che interessa in questa sede, poiché riporta interventi urgenti nel campo della distribuzione di farmaci, che va a modificare parti del Decreto n.219 per aumentare gli strumenti concorrenziali a disposizione dei farmacisti.
Nello specifico, è con l’introduzione dell’Articolo 112-quater nel DL 219/2006 che si introduce la possibilità di vendita online di farmaci.
Il testo riporta una serie di meccanismi volti a incrementare le possibilità di crescita commerciale nel settore della vendita di farmaci senza però mettere a repentaglio la salute dei cittadini a causa di un accesso incontrollato ai medicinali.
Prima fra tutti, viene posta la limitazione che il commercio elettronico possa essere condotto esclusivamente da farmacie, parafarmacie e altri esercizi commerciali autorizzati all’attività di vendita di farmaci da banco o di automedicazione, per cui è necessaria la presenza di un farmacista.
Le tipologie
L’altro meccanismo chiave per condurre la vendita online di farmaci in modo responsabile e sicuro per la cittadinanza prevede limitazioni alle tipologie di prodotti che si possono effettivamente commerciare a distanza.
L’aspetto normativo cruciale per l’attività del farmacista sui canali digitali è il divieto di vendita di farmaci soggetti a prescrizione medica.
La giurisprudenza italiana, infatti, ritiene che specifici medicinali possano rappresentare un pericolo, diretto indiretto, per chi li assume, vengano usati frequentemente in modo scorretto, possano presentare reazioni avverse o vadano somministrati per via parenterale.
L’insieme di queste considerazioni richiedono che il medico, date le sue competenze, agisca a controllo dell’accesso a questi farmaci e che il farmacista li rilasci solo dietro la sua autorizzazione, espressa tramite la ricetta medica.
Nonostante i progressi fatti per la dematerializzazione della ricetta abbiano reso più digitale il meccanismo della prescrizione medica, non si ritiene comunque sicuro che il rilascio di simili farmaci avvenga online.
Di conseguenza, il farmacista può vendere sull’eCommerce per la farmacia solo quei farmaci di Fascia C, cioè a carico del paziente, che non richiedono la prescrizione medica, cioè i farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) e i farmaci da banco (OTC).
Tuttavia, le possibilità di vendita per la farmacia online non si fermano a queste due tipologie di prodotti, poiché l’offerta commerciale comprende anche tutti quegli articoli che non sono medicinali, ma rientrano nella sfera di salute, benessere e bellezza.
È infatti importante per la strategia di vendita del farmacista differenziare il suo catalogo e in accordo con le normative italiane può vendere anche parafarmaci, integratori alimentari e cosmetici, oltre a farmaci omeopatici e farmaci veterinari che non richiedono la ricetta medica.
Capite le normative per la vendita di farmaci online, è necessario individuare lo strumento più efficace per condurre questa attività.
L’eCommerce per la farmacia di Farmakom offre al farmacista molti strumenti utili per gestire i migliaia di prodotti che può vendere online, come:
- Caricamento e aggiornamento automatico delle referenze;
- Sincronizzazione delle disponibilità online con quelle in magazzino;
- Collegamento con i database dei grossisti per espandere il catalogo dei prodotti presentati sull’eCommerce;
- Sistemi per l’adeguamento automatico dei prezzi in funzione di marginalità desiderata e concorrenti.
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