Nel 2023, 77 le nuove autorizzazioni all'online di sop-otc per un totale di 1.379 eCommerce di farmacie e parafarmacie
Nel primo quadrimestre del 2023 77 farmacie e parafarmacie hanno ottenuto l’autorizzazione del Ministero della Salute a vendere online farmaci sop e otc per un totale di 1.379 attività ad aprile 2023.
Questi dati, emersi dall’analisi di Farmakom sui registri ministeriali per conto di Pharmacy Scanner, mostrano che sempre più farmacisti e parafarmacisti scelgono di intraprendere l’iter necessario per vendere sui loro eCommerce i farmaci senza obbligo di ricetta medica e quindi hanno l’intenzione di presidiare l’online, un numero che è cresciuto senza tregua dal 2016, ovvero da quando è stata introdotta nella legislazione italiana questa possibilità.
Grafico 1- Numero di autorizzazioni alla vendita online di farmaci otc e sop rilasciate dal Ministero della Salute dal 2016 ad aprile 2023
Il grafico mostra che le autorizzazioni ministeriali continuano ad aumentare con un tasso di crescita medio annuo del 34,96% nel periodo 2016-2022; la crescita maggiore in assoluto è stata registrata dal 2020 al 2021 sulla spinta della pandemia, +269 attività autorizzate.
Queste 1.379 farmacie e parafarmacie abilitate alla vendita online di sop/otc hanno sede in tutta Italia, ma la distribuzione geografica è molto disomogenea.
Grafico 2 - Numero di autorizzazioni alla vendita online di farmaci otc e sop rilasciate dal Ministero della Salute dal 2016 ad aprile 2023 in base alla Regione dove ha sede la farmacia/parafarmacia
Le prime cinque regioni per numero di autorizzazioni coprono quasi il 60% del totale e sono:
- Campania, 263;
- Lombardia, 162;
- Lazio, 137;
- Piemonte, 131;
- Emilia-Romagna, 109.
Questa concentrazione geografica è il risultato del loro percorso dal 2016 a oggi.
Grafico 3 - Numero di autorizzazioni alla vendita online di farmaci otc e sop rilasciate dal Ministero della Salute dal 2016 ad aprile 2023 nelle prime cinque Regioni
Come si può osservare dal grafico i farmacisti di queste cinque regioni hanno creduto nella vendita online di sop/otc fin dall’inizio, con importanti tassi di crescita nell’arco di 7 anni: sono infatti prime e le uniche ad aver raggiunto la tripla cifra, con la Campania per prima, a cavallo tra il 2019 e il 2020, seguita da Lombardia, Lazio e Piemonte tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, verosimilmente per effetto della pandemia, ed Emilia-Romagna a metà del 2022.
Per contro, le ultime regioni per numero di autorizzazioni sono:
- Basilicata, 19;
- Friuli Venezia Giulia, 12;
- Trentino Alto Adige, 9;
- Molise, 7;
- Valle d’Aosta, 2.
Come scritto in apertura, nel primo quadrimestre dell’anno corrente si sono registrate 77 autorizzazioni rilasciate, un dato coerente con l’andamento del 2022.
Grafico 4 - Numero di autorizzazioni alla vendita online di farmaci otc e sop rilasciate dal Ministero della Salute nel 2022
Confrontando i due periodi temporali, si riscontra che nel primo quadrimestre del 2022 sono state rilasciate 67 autorizzazioni, quindi 10 in meno rispetto al 2023, in un anno che si è poi chiuso con 188 totali, di cui 135 richieste da farmacie e 53 da parafarmacie.
Grafico 5 - Numero di autorizzazioni alla vendita online di farmaci otc e sop rilasciate dal Ministero della Salute nel 2022 suddivise per farmacie e parafarmacie
I dati presentati in questa sede, comunque, rappresentano solo una parte della vendita online dei farmacisti, visto che per i soli parafarmaci e dispositivi medici non è richiesta l’autorizzazione del Ministero della Salute.
Più in generale, la vendita online di sop e otc è solo la punta dell’iceberg di un più ampio processo di digitalizzazione della farmacia italiana.
“Un eCommerce abilitato alla vendita di sop/otc è solo uno dei tanti modi con cui il farmacista può presidiare il canale digitale, le cui potenzialità sono emerse durante la pandemia e che ancora oggi riserva molte opportunità di crescita per chi si dota degli strumenti necessari per coglierle” commenta Farmakom “Shop online per parafarmaci e dispositivi medici, presidio dei marketplace, applicazioni per la farmacia con cui comunicare con il cliente, soluzioni click&collect, servizi di telemedicina e molto altro: oggi è un periodo di grande dinamismo per il settore, di evoluzione degli strumenti e dei consumatori, e il farmacista deve farsi trovare preparato, reinventandosi sia come professionista della salute che come imprenditore”.
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Ogni anno le farmacie online aumentano del 33%: nei primi 9 mesi del 2022 +153 esercizi autorizzati
Secondo i dati analizzati e rielaborati per Pharmacy Scanner da Farmakom riguardanti il periodo compreso tra il 2016 e il terzo trimestre del 2022, 1.353 farmacie e parafarmacie hanno ottenuto dal Ministero della Salute l’autorizzazione per vendere online farmaci sop e otc.
I registri ministeriali mostrano che nei primi 9 mesi di quest’anno si sono aggiunte 153 attività a quelle che stanno già presidiando il mercato online.
È pero importante precisare che questi dati fanno riferimento alle sole farmacie e parafarmacie che hanno richiesto al Ministero di vendere sop e otc online, mentre i registri ministeriali non tengono conto di quella moltitudine di farmacisti che scelgono altre strade per digitalizzare la propria attività.
La farmacia 4.0 è quindi un fenomeno molto più ampio di quello descritto che nasce dalla necessità di soddisfare le esigenze di un cliente sempre più attento alla salute e alla qualità del servizio, e sempre più familiare con il digitale e perciò il farmacista ricorre anche a siti internet, app, CRM e presidi social.
In questo periodo la concessione delle autorizzazioni ha mostrato un andamento irregolare con un picco a marzo a cui è seguito un secondo trimestre più regolare; nel terzo trimestre si osservano numeri minori, tuttavia ciò non è indicativo di come performeranno gli ultimi tre mesi, visto che quello stesso periodo ha visto nel 2020 una forte crescita, mentre nel 2021 un calo: non rimane che attendere i dati finali.
Anche da una prospettiva geografica osserviamo un quadro molto diversificato.
La Campania è la regione in cui gli eCommerce per la farmacia e la parafarmacia sono più diffusi con 255 attività, seguita da Lombardia (162), Lazio (137), Piemonte (134) ed Emilia-Romagna (105), mentre all’estremità opposta troviamo Basilicata (20), Friuli Venezia Giulia (11), Trentino Alto Adige (9), Molise (6) e Valle d’Aosta (2).
I farmacisti delle prime cinque regioni si sono imposti sul settore fin dall’inizio, registrando già numeri importanti nel corso del primo anno e iniziando immediatamente a gettare le fondamenta per la forte posizione sul mercato che detengono oggi.
La Campania, partita in sordina rispetto a Piemonte e Lombardia, ha vissuto attorno alla fine del 2017 una rapida espansione che l’ha portata già nel 2018 a superare le regioni del Nord per poi allargare sempre di più il divario a partire dal primo semestre 2019.
Da tenere d’occhio anche il Lazio, che fino al terzo trimestre del 2020 era il fanalino di coda, ma che oggi ha scavalcato sia l’Emilia Romagna che il Piemonte.
Confrontando questi dati con il numero di farmacie e parafarmacie presenti in ogni regione, non si individuano regolari correlazioni tra i due valori.
La Lombardia è la regione con il maggiore numero di attività, 3.788, ma solo 162 (4,2%) presidiano l’eCommerce; la Campania, invece, ne ha molte di meno, 2.477, ma 255 farmacisti hanno scelto l’online, più del 10% del totale.
Al terzo posto delle regioni per maggior numero di farmacie e parafarmacie troviamo il Lazio (2.523, di cui 5,4% eCommerce) seguita dalla Sicilia con 2.333 farmacie e parafarmacie, ma solo 77 di loro sono online, (3,3%), facendo scivolare l’Isola al nono posto in quest’ambito.
In Piemonte il 6,4% delle 2.074 farmacie e parafarmacie sono online, mentre Veneto e Puglia, che hanno numeri similari di attività (1.913 e 1.859), hanno una presenza eCommerce pari a, rispettivamente, 4,7% e 5,2% del totale.
Proprio la Puglia nei primi tre trimestri del 2022 ha dimostrato un’interessante capacità di crescita, inserendosi in coda alle altre quattro regioni che, storicamente, hanno dominato il settore.
In conclusione, il settore dell’eCommerce per la farmacia e la parafarmacia continua a crescere di anno in anno senza sosta con un incremento medio di 33%, a testimonianza dell’interesse dei farmacisti nel cogliere le opportunità offerte dal canale digitale intraprendendo un profondo processo di trasformazione digitale per posizionarsi nell’era del New Normal su un panorama nazionale, rafforzare la propria posizione sul mercato e trovare sempre nuovi modi per assistere i propri clienti.
“La crescita del settore dell’eCommerce per la farmacia e per la parafarmacia non dà segni di volersi fermare” spiega Farmakom alla luce dei dati rilevati “Tuttavia i dati mostrano anche che le attività online non sono neanche il 6% del totale delle farmacie e parafarmacie, e quindi c’è un ampio divario tra l’offerta e una crescente domanda sostenuta da italiani sempre più digitalizzati grazie alla pandemia: c’è quindi ancora spazio di ingresso e crescita per chi sa cogliere l’opportunità e ha il coraggio di reinventarsi”.
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Il 2021 è stato l’anno record per gli eCommerce della farmacia, +289 nuove attivazioni
In un momento di profonda trasformazione del mercato, sempre più farmacie e parafarmacie scelgono di presidiare il canale online per cogliere le opportunità del digitale e continuare a crescere.
Secondo i dati del Ministero della Salute analizzati da Farmakom per PharmacyScanner, al primo trimestre del 2022 già 70 attività hanno richiesto l’autorizzazione per vendere online farmaci SOP e OTC, portando il totale a 1.355: un inizio promettente, ma il 2022 riuscirà a superare il record del 2021?
2021, l’anno del record per l’eCommerce per la farmacia
Nel corso del 2021, il Ministero della Salute ha autorizzato 289 farmacie e parafarmacie alla vendita online di SOP e OTC: si tratta del dato annuale più alto in assoluto, che supera non solo il 2020, in cui la pandemia ha catalizzato la trasformazione digitale del comparto, ma anche il 2016, anno in cui è stato liberalizzato il commercio online di farmaci da banco e molti hanno fin da subito presidiato il nuovo canale.
Seppur a ritmi diversi, il numero di eCommerce per la farmacia e la parafarmacia autorizzati dal Ministero ha continuato a crescere, con un incremento medio del 36,5% all’anno.
Dopo il balzo iniziale, si assiste a una brusca frenata tra il 2017 e il 2018, seguita da una ripresa nel 2019; con il 2020 e la pandemia, i lockdown e la paura del virus hanno portato milioni di italiani ad affidarsi agli eCommerce e quindi centinaia di farmacisti a presidiare il canale. Nonostante l’allentamento delle restrizioni, la crescita del 2021 è addirittura superiore a quello dell’anno precedente, al punto da raggiungere una cifra record.
“Il record del 2021 e l’ottima apertura del 2022 confermano che l’eCommerce è la direzione verso cui sta puntando il comparto e non una soluzione di breve periodo dettata dalla pandemia” commenta Farmakom “Il futuro del farmacista è quindi online, anche se tutt’ora solo una percentuale minima delle attività presenti sul territorio, neanche il 6%, presidia questo canale”.
Gli eCommerce per la farmacia in Italia, regione per regione
Approfondendo i dati del Ministero, si può analizzare la distribuzione degli eCommerce per la farmacia e per la parafarmacia sul territorio.
Quasi due terzi di tutte le attività online hanno sede in una di queste cinque regioni:
- Campania: 253;
- Lombardia: 176;
- Piemonte: 141;
- Lazio: 132;
- Emilia-Romagna 110.
Il numero rimanente di eCommerce per la farmacia e per la parafarmacia è suddiviso tra le altre 15 regioni italiane, con Basilicata (21), Friuli-Venezia Giulia (12), Trentino Alto Adige (10), Molise (6) e Valle d’Aosta (2) a occupare le posizioni più arretrate.
Ma quanto sono cresciute le cinque regioni con il maggior numero di eCommerce dal 2016 al primo trimestre del 2022?
Il Piemonte è stato il primo a vedere il potenziale della vendita online di farmaci da banco, dettando il passo fin dall’inizio. Già prima della fine del 2016 il Lazio rallenta e abbandona il gruppo, mentre il Piemonte mantiene il dominio fino al 2018 quando la Campania non solo lo supera, ma crea un divario che nessuna regione è stata ancora in grado di colmare.
Il Lazio, a lungo rimasto il fanalino di coda, inizia a crescere sempre di più nel corso del 2020, mentre la Toscana mantiene ritmi più moderati, risultando in un sorpasso nel terzo trimestre 2020; all’inizio del 2021, il Piemonte viene di nuovo superato, questa volta dalla Lombardia.
“L’online è ancora un canale ricco di potenzialità per la farmacia” conclude Farmakom “Ma più si attende, più gli eCommerce già avviati avranno modo di consolidare la propria posizione: la finestra di opportunità non durerà all’infinito e sarà responsabilità del farmacista varcare quella soglia prima che sia troppo tardi”.
Farmakom è al fianco del farmacista lungo questo percorso, fornendogli una soluzione eCommerce completa e perfettamente integrata con l’ecosistema farmacia, ricca di automazioni per gestire efficacemente migliaia di referenze senza sottrarre tempo all’attività al banco.
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eCommerce per la farmacia: anche nel T3 2021 sempre più farmacisti scelgono l’online
Dopo il boom del 2020, il numero di eCommerce per la farmacia e la parafarmacia ha continuato a crescere anche nel 2021.
Infatti, nel corso dei primi tre trimestri di quest’anno il Ministero della Salute ha concesso l’autorizzazione alla vendita online di farmaci OTC/SOP a 261 farmacie e parafarmacie, che si sono aggiunte a quelle già presenti sul mercato eCommerce italiano raggiungendo così quota 1.305.
Il confronto della crescita degli eCommerce per la farmacia
Secondo i dati analizzati da Farmakom per Pharmacy Scanner, i risultati ottenuti nel 2021 sono di poco inferiori a quelli dell’anno precedente, ovvero +280 autorizzazioni ministeriali: tuttavia, questo dato si riferisce all’anno intero, mentre al 2021 manca ancora un trimestre.
È quindi verosimile che nel corso di questi ultimi mesi i numeri crescano ulteriormente, potenzialmente superando il dato 2020 che, ricordiamo, è stato il numero più alto registrato dopo il 2016.
Che il 2021 diventi il nuovo detentore del record o che si fermi prima di quota 280, ciò che preme sottolineare è che il boom degli eCommerce per la farmacia e la parafarmacia del 2020 non è stato un fenomeno legato solo ai lockdown, per quanto la pandemia sia stata senza dubbio un catalizzatore.
Questo perché la maggior parte dei farmacisti che hanno scelto di presidiare il canale online non lo hanno fatto come un “Piano B” in attesa di superare l’emergenza sanitaria, ma come risposta a un processo di evoluzione del mercato verso il digitale che dal 2016 al 2020 è cresciuto al ritmo di +38,4% all’anno.
Aprire un eCommerce per la farmacia o per la parafarmacia è quindi un passo inevitabile per garantire al farmacista un posto sul mercato di domani: non c’è quindi da stupirsi che il trend di crescita sia continuato anche nel 2021 e continuerà anche negli anni a venire.
La diffusione dell’eCommerce per la farmacia in Italia
A ogni eCommerce per la farmacia e la parafarmacia deve corrispondere un’attività abilitata (farmacia, parafarmacia o altre forme commerciali autorizzate) con una presenza fisica sul territorio, perciò è possibile utilizzare i dati del Ministero della Salute per osservare la diffusione del fenomeno su base regionale.
Già a una prima occhiata emerge il primato della Campania a livello nazionale; buona la presenza al Nord, tranne nelle regioni a statuto speciale e in Liguria; al Centro gli eCommerce per farmacie sono più diffusi sulla costa tirrenica, mentre al Sud e nelle Isole c’è un quadro più diversificato.
Al terzo trimestre del 2021, le regioni con più farmacie online sono:
- Campania: 235;
- Lombardia: 153;
- Piemonte: 143;
- Lazio: 126;
- Emilia Romagna: 107.
Sul lato opposto della classifica troviamo le cinque regioni con meno di 20 eCommerce per farmacie e parafarmacie:
- Basilicata: 19;
- Friuli-Venezia Giulia: 12;
- Trentino Alto Adige (Provincia Autonoma di Trento + Provincia Autonoma di Bolzano): 10;
- Molise: 6;
- Valle d’Aosta: 2.
Grazie ai dati del Ministero della Salute è anche possibile incrociare l’informazione geografica con quella temporale per ottenere l’andamento degli eCommerce per farmacie regione per regione dal 2016 al terzo trimestre del 2021.
Il grafico riporta le prime cinque regioni per numero di autorizzazioni ministeriali e si può vedere come la Campania nell’arco di due anni si è affermata come seconda regione italiana per numero di eCommerce per la farmacia e per la parafarmacia.
È solo a metà 2019 che si conquista il suo primato superando il Piemonte e da lì il suo tasso di crescita diventa tale da rendere incolmabile il divario.
Perché aprire un eCommerce per la farmacia
Contestualizziamo i dati finora illustrati.
Il numero di eCommerce tutt’ora copre solo una minima parte del panorama delle farmacie e parafarmacie in Italia, neanche il 6% del totale delle attività.
Questo significa che online c’è una forte discrepanza tra l’offerta e la domanda, con quest’ultima che cresce sempre di più.
Solo nel 2020, più di 2 milioni di italiani hanno comprato per la prima volta da un eCommerce e molti altri hanno acquisito maggiore familiarità con il canale, sviluppando nuovi comportamenti d’acquisto che continueranno a dominare il settore commerciale negli anni a venire.
Contemporaneamente, il valore complessivo del mercato dei farmaci non etici rimane essenzialmente stabile, mentre continua a crescere il fatturato degli eCommerce: nel 2020 ha sfiorato i 400 milioni di euro con una crescita media annuale del 61% sul quadriennio, aumentando la sua quota di mercato al 4%.
Si può quindi concludere che l’eCommerce per la farmacia e per la parafarmacia è un settore ancora ricco di opportunità che risponde al calo di traffico sui punti vendita fisici e a un cliente sempre più digitalizzato permettendo al farmacista di raggiungere un pubblico nazionale e crescere.
Il boom degli eCommerce per la farmacia del 2020: il record di +282 in un anno
NB: i numeri finale del 2020 si differenziano tra i due articoli, perché dal 2020 al 2021 sono stati rimossi dagli elenchi del Ministero alcune attività negli anni precedenti, presumibilmente per chiusura o cambio di gestione; alcune curve risultano quindi differenti, ma i numeri della crescita 2019/2020 e 2020/2021 rimangono inalterati.
Il 2020 ha rappresentato un anno decisivo per le farmacie e le parafarmacie italiane, che si sono trovate di fronte a numerose sfide, ma anche opportunità, legate alla pandemia.
Fenomeni come l’accelerazione della digitalizzazione della sanità, la riduzione della mobilità, i mutamenti del paniere degli acquisti, la necessità di assistenza da remoto e l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori hanno imposto al farmacista di ripensare il suo modello di business per continuare a offrire un servizio di qualità e ottenere soddisfacenti risultati economici.
Tra le strade percorribili c’è quella dell’eCommerce per la farmacia e la parafarmacia, ma quanti farmacisti stanno già presidiando il canale online?
Ai fini di questa analisi ci concentreremo sulle farmacie e parafarmacie autorizzate dal Ministero della Salute alla vendita online di farmaci senza obbligo di ricetta e farmaci da banco.
I dati del Ministero analizzati da Farmakom per Pharmacy Scanner rivelano che alla fine del 2020 gli eCommerce farmacia e parafarmacia erano 1.145 dopo quattro anni dalla liberalizzazione di questo tipo di commercio elettronico.
Confrontando questo numero con i dati del 2019, emerge che nell’arco di un anno gli eCommerce per la farmacia e la parafarmacia sono aumentati del 31,5%, che corrisponde a 282 attività che ora stanno presidiando il canale online: si tratta del numero più alto registrato dal 2016, superando sensibilmente il precedente record di +199 del 2018/2019.
Questa cifra riassume un quadro molto eterogeneo con sensibili differenze tra le singole regioni.
La prima regione per numero di eCommerce per la farmacia e la parafarmacia è la Campania con 203 attività autorizzate dal Ministero della Salute, a cui seguono:
- Lombardia: 144;
- Piemonte: 129;
- Lazio: 108;
- Emilia Romagna: 101.
Quattro regioni sono comprese nella fascia tra 50 e 100:
- Puglia: 76;
- Veneto: 73;
- Toscana: 67;
- Sicilia: 62.
Dodici regioni hanno 32 o meno eCommerce per la farmacia e la parafarmacia, di cui le ultime cinque sono:
- Basilicata: 14;
- Friuli Venezia Giulia: 12;
- Trentino Alto Adige: 8 (Provincia Autonoma di Bolzano 6 + Provincia Autonoma di Trento 2);
- Molise: 5;
- Valle d’Aosta: 2.
In totale le prime cinque regioni coprono il 60% di tutto il settore italiano, mentre le ultime dodici il 16%, evidenziando così un sensibile divario nel nostro Paese in termini di predisposizione dei farmacisti alla trasformazione digitale.
Non esiste, infatti, una correlazione diretta tra la densità di farmacie e parafarmacie in una regione e il tasso di adozione dell’eCommerce.
Per esempio, la Campania e la Sicilia hanno entrambe circa 2.400 attività sul proprio territorio, ma quelle campane che hanno scelto di presidiare il canale online sono quattro volte tanto quelle siciliane; la Lombardia è la regione con più farmacie e parafarmacie, ma viene nettamente superata dalla Campania (35% in meno) e quasi raggiunta dal Piemonte (48% in meno).
Osservando l’andamento del numero degli eCommerce per la farmacia e la parafarmacia di ogni regione dalla liberalizzazione della vendita online di OTC e SOP a oggi, le migliori cinque regioni hanno visto fin dall’inizio le potenzialità del canale e hanno cominciato sistematicamente a presidiarlo, superando le 50 attività entro il primo anno e mezzo. Le regioni che tutt’oggi non raggiungono la soglia di 50 non hanno mostrato una simile capacità e alcune sono addirittura partite con notevole ritardo.
Concentriamoci sulle prime cinque regioni per numero di eCommerce per la farmacia e la parafarmacia.
Nei primi sei mesi tutte le regioni hanno mostrato numeri e trend di crescita similari a eccezione del Piemonte, che in quell’arco di tempo ha raggiunto e superato la soglia di 50 attività e che per quasi tre anni ha mantenuto il suo primato.
Tuttavia, dopo quest’iniziale vantaggio, il Piemonte è stato caratterizzato da un trend di crescita costante, mentre la Lombardia e, soprattutto, la Campania hanno avuto momenti di forte accelerazione; più regolare la situazione dell’Emilia Romagna e del Lazio.
Queste cinque regioni sono comunque accomunate da un momento di crescita in concomitanza con i primi mesi del 2020.
È logico supporre che numerosi farmacisti, a prescindere dalla regione in cui hanno il presidio fisico, hanno deciso di avviare un eCommerce per far fronte alla diminuzione di traffico legata alla pandemia e continuare a fornire ai cittadini i propri prodotti anche da remoto.
Se si riprende il grafico di tutto il territorio italiano, si possono notare situazioni similari anche in molte altre regioni.
Bisogna però sottolineare che il coronavirus ha semplicemente accelerato un fenomeno già in corso che nasce dalla necessità di adottare un nuovo modello di business per far fronte ai cambiamenti del mercato e delle abitudini dei consumatori: la pandemia ha solo reso più urgente questa trasformazione.
L’eCommerce rappresenta quindi l’evoluzione, ormai obbligatoria, per il farmacista non solo per superare l’attuale momento di incertezza e instabilità, ma anche per conquistare un vantaggio competitivo sul mercato di oggi e di domani.
Da oltre quattro anni Farmakom è al fianco dei farmacisti che vogliono cogliere queste opportunità grazie a una piattaforma eCommerce perfettamente integrata con l'ecosistema della farmacia.
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