L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha divulgato i dati sulla spesa farmaceutica convenzionata relativi in 2019, ottenuti attraverso i rapporti delle Regioni e il monitoraggio mensile su scala regionale e nazionale.
Le cifre presentate da AIFA destano preoccupazione per il settore: nel 2019 la spesa a carico del SSN ha raggiunto i 7,7 miliardi di euro, registrando un calo di solo lo 0,2% (pari a 16 milioni di euro) rispetto al 2018.
Inoltre, la spesa per acquisti diretti ha raggiunto 10,2 miliardi di euro sempre nel 2019 e ognuna delle Regioni non ha saputo rispettare i limiti imposti, per uno sforamento totale di 2,6 miliardi di euro.
Nello specifico, si registra rispetto al 2018 un calo di circa l’1% del numero di ricette, raggiungendo così quota 570 milioni, e di 1,6% dell’incidenza del ticket totale; per contro sono cresciute del 0,7% le dosi giornaliere.
A fronte di questo rapporto, Federfarma ha commentato analizzando le informazioni fornite dal Sistema Sanitario Nazionale e proponendo azioni per correggere la rotta intrapresa.
L’obiettivo è quello di correggere un modello organizzativo che ha portato a un sistemico fallimento nel raggiungimento delle quote di spesa concordate e Federfarma individua tre tipi di interventi attuabili.
Prescrizione dei farmaci del Pht
Il Prontuario Ospedale Territorio (Pht) include una lista di farmaci approvati dall’AIFA per la continuità assistenziale ospedale-territorio. Federfarma propone di rimettere l’obbligo di prescrizione su tutti quei farmaci non soggetti a particolari controlli clinici e ricollegare il medico di medicina generale al farmacista.
In questo modo, Federfarma vuole ottenere un doppio obiettivo, ovvero contenere i costi del SSN e al contempo potenziare il meccanismo di monitoraggio terapeutico, sia per quanto riguarda l’appropriatezza del farmaco che l’aderenza alla sua somministrazione.
Anche se all’apparenza allunga il percorso del paziente, l’implementazione della ricetta elettronica rende perfettamente sostenibile questa proposta, beneficiando tanto il cittadino quanto il SSN.
Comunicazione dei dati della DPC
La Distribuzione per Conto permette ai pazienti di acquistare dal farmacista prodotti in confezione ospedaliera, sfruttando la presenza capillare della farmacia sul territorio a beneficio del cittadino, che così non deve recarsi nella struttura ospedaliera.
Federfarma propone a queste farmacie di trasmettere i dati relativi alla DPC secondo le modalità indicate dall’Articolo 50, Legge 326/2003; anche in questo caso la ricetta elettronica è un utile strumento per svolgere efficacemente questa attività.
Con la trasmissione dei dati della DPC si vuole potenziare il monitoraggio della spesa del SSN e dell’appropriatezza delle prescrizioni.
Sistema di apprezzamento del farmacista
Il farmacista è una figura fondamentale del SSN, che offre un punto di contatto, facile da raggiungere e con un volto umano, tra il paziente e la Sanità.
Alla luce di questo ruolo, Federfarma vuole proporre un sistema di remunerazione basato sull’apprezzamento della professionalità del farmacista, premiandolo, anche economicamente, per la sua attività di controllo dell’aderenza terapeutica.
Con queste tre proposte, Federfarma mira a tutelare la farmacia e a preservare il suo ruolo di presidio sul territorio del SSN, prevenendo la chiusura di attività o la loro assimilazione al modello americano di drug-store.
In questo modo si riconosce e si valorizza la professionalità che il farmacista esprime tanto offline quanto online.