SEO è l'acronimo di Search Engine Optimization e indica l'insieme di pratiche finalizzate a intercettare le ricerche degli utenti su motori di ricerca come Google e quindi far sì che trovino il proprio sito tra i loro risultati e lo visitino.
La SEO è un aspetto importantissimo per la strategia online di una qualsiasi azienda, perché permette di acquisire nuovi clienti che fino a quel momento non sapevano di poter soddisfare i propri bisogni presso quell'attività commerciale, in contrasto con chi conosce già il sito e quindi lo visita digitando direttamente l'URL nella barra di ricerca o affidandosi ai propri Preferiti.
Ciò è importante sia per un'attività con punto vendita fisico, perché permette il passaggio dall'online all'offline guidando l'utente dal motore di ricerca alla soglia del negozio, sia, e soprattutto, per un eCommerce, la cui presenza è quasi esclusivamente online e la competizione è particolarmente intensa.
Pensiamo infatti a una persona che vuole, per esempio, comprare dell'aspirina da un eCommerce per la farmacia: è inevitabile che questa tipologia di articolo sia presente su praticamente ognuno dei cataloghi farmaceutici digitali.
Una corretta attività in ottica SEO aumenta le probabilità che la propria attività compaia tra i primi risultati di una ricerca, così da avere maggiore visibilità e quindi possibilità di essere cliccato.
È imperativo per un'attività puntare alle prime posizioni: ricordiamo che, secondo Web Advanced Ranking, la prima posizione riceve il 31,7% dei click, la seconda il 24,7% e la terza il 18,7%; già dalla quinta si scende alla cifra singola (9,5%) e continua a calare fino al 3% dell'ultima posizione della prima pagina.
La seconda pagina ha una visibilità pressoché nulla: secondo Hubspot solo il 25% la visita e i risultati vengono cliccati circa l'1% delle volte, poiché l'utente li considera meno affidabili ed effettivamente sono meno rilevanti proprio per i meccanismi di classificazione di Google.
Certamente si possono utilizzare strumenti di promozione a pagamento per ottenere le prime posizioni relativamente a una determinata ricerca, ma si tratta di un discorso a parte.
È quindi utile esaminare le best practice SEO per la farmacia per massimizzare la visibilità del proprio punto vendita e/o eCommerce.
I 3 strumenti chiave per migliorare il posizionamento della farmacia online
In primo luogo è necessario fare una premessa: la SEO non è incisa nella pietra, si evolve di pari
con i trend del digitale e con i comportamenti degli utenti. Google, per esempio, aggiorna periodicamente i suoi algoritmi di ricerca per meglio allinearli con le tendenze del momento e fornire un servizio sempre migliore ai suoi utenti.
Chi lavora su un sito in ottica SEO deve quindi tenersi aggiornato con le ultime novità e lavorare costantemente in ottica di miglioramento e ottimizzazione. È anche importante monitorare risultati e prestazioni dei propri siti, così da intervenire prontamente se sono necessarie correzioni ed evolvere dinamicamente le proprie strategie in funzione dei dati.
Le best practice qui riportate non sono quindi universali ed eterne, ma riflettono comunque la mentalità con cui Google e altri motori di ricerca tendono ad approcciarsi alla valutazione di un sito internet e quindi alla sua indicizzazione.
Intento di ricerca
Finora abbiamo parlato di parole chiave, ovvero i termini digitati dall'utente nel motore di ricerca con cui spera di trovare il contenuto desiderato: abbiamo prima fatto l'esempio di una ricerca per l'aspirina, ma questo è un caso in cui il consumatore sa già cosa vuole.
Molto spesso però l'utente non sa cosa vuole esattamente, ha piuttosto un bisogno, un dubbio, un problema, insomma vuole avere un determinato risultato, ma non sa come arrivarci, per esempio “Come far passare il mal di testa”.
In questo caso il risultato finale atteso, far passare il mal di testa, è chiaro e tra i risultati di questa ricerca può apparire anche l'aspirina, anche se l'utente non ha cercato specificatamente quella parola.
Si parla in questo caso di “intento di ricerca”, ovvero capire il bisogno collegato a una determinata ricerca; generalmente si classifica in quattro tipologie:
- Informativo, l'utente ha bisogno di informazioni, che si tratti di una spiegazione su un argomento da zero oppure un approfondimento su un tema a cui è già interessato;
- Commerciale, l'utente ha bisogno di un prodotto, ma non sa ancora quale acquistare;
- Di navigazione, l'utente ha bisogno di un sito o di una app specifici, perciò ricerca il loro nome o l'ambito di interesse;
- Transazionale, l'utente ha bisogno di un prodotto e sa quale acquistare, ma deve ancora decidere dove farlo.
Oggi lo studio dell'intento di ricerca dell'utente è centrale nelle attività SEO, perché sono i motori di ricerca in primo luogo che, perfezionandosi sempre di più, hanno adottato un approccio 'intelligente', cioè non si limitano a ricercare meccanicamente una parola chiave, ma cercano di capire il bisogno dietro, interpretando quanto è stato inserito nella barra di ricerca.
Tornando al nostro esempio, “Come far passare il mal di testa” non chiede “Acquistare prodotti contro il mal di testa”, ma il salto è logico: probabilmente si sta facendo questa ricerca perché si ha mal di testa e quindi prodotti per farlo passare sono utili per l'utente.
Capire l'intento di ricerca permette di allineare i contenuti del sito per intercettare questi bisogni e collegarli alle soluzioni offerte dalla farmacia e dal suo eCommerce: per esempio si può creare un blog sul mal di testa, spiegando cause, sintomi e precauzioni, e offrendo diverse soluzioni per farlo passare tra cui anche i propri prodotti.
Quanto detto finora si ricollega a un'altra tendenza predominante della SEO odierna, ovvero le long tail keywords, cioè parole chiave a coda lunga come il nostro esempio “Come far passare il mal di testa”, che si contrappongono alle short tail keywords, come potrebbe essere “Aspirina”.
Concentrarsi sulle parole chiave a coda lunga aiuta a meglio intercettare le ricerche degli utenti perché rispecchiano meglio i loro intenti e spesso offrono interessanti occasioni di posizionamento su keyword ancora poco sfruttate.
Ottimizzazione on-page
Per ottimizzazione on-page si intendono tutti gli interventi che riguardano i contenuti di una singola pagina.
I due elementi più importanti sono il Title Tag e il Meta Description Tag: i contenuti inseriti in questi campi forniscono un titolo e una breve descrizione della pagina, che vengono letti da Google e mostrati tra i risultati di ricerca.
È quindi fondamentale curare questi due elementi, poiché:
- Influenzano significativamente la valutazione di Google e quindi l'indicizzazione della
pagina;
- Una volta indicizzata la pagina, persuadono l'utente a scegliere proprio quel risultato rispetto ad altri.
La creazione dei tag Title e Meta Description è una delle operazioni più delicate, complesse e importanti in ottica SEO, poiché in pochi caratteri devono racchiudere le parole chiave giuste, sintetizzare le informazioni più importanti riguardo alla pagina e allo stesso tempo farla risultare accattivante, interessante, attrattiva.
È anche importante lavorare sui testi all'interno della pagina e in particolare:
- Inserire le parole chiave utili per intercettare l'utente, ma attenzione a non esagerare, una frequenza eccessiva viene infatti penalizzata da Google;
- Usare gli Heading Tags, titoli inseriti con stili specifici (H1, H2, H3, H4, …) che vengono riconosciuti da Google e a cui dà rilevanza per capire il contenuto della pagina e quindi indicizzarla, perciò è ideale se si riesce a usare la keyword all'interno di questi tag;
- Focalizzarsi solo sul contenuto della pagina, evitando 'deviazioni' dall'argomento principale che possono confondere tanto Google quanto l'utente.
Un altro aspetto da prendere in considerazione sono le immagini: è meglio evitare file pesanti che rallentano il caricamento della pagina, peggiorando l'UX e la valutazione da parte di Google.
In quest'ottica è utile preferire i formati JPG/JPEG a PNG (salvo se sono necessarie trasparenze o scritte) e BMP, ridurre le dimensioni e utilizzare strumenti che riducono il peso complessivo senza danneggiare la qualità.
Link e struttura
Nell'analizzare un sito internet, Google prende in considerazione i link presenti per spostarsi sulle diverse pagine e valutarne i contenuti.
Nello sviluppare il sito internet è importante far sì che Google (e per estensione l'utente finale) riesca facilmente a raggiungere i contenuti più rilevanti, creando una struttura di link interni chiara e ordinata; da questo punto di vista è utile:
- Evitare loop, in cui un pagina rimanda a un'altra, che però a sua volta porta a quella originaria;
- Sfruttare i collegamenti tra contenuti, per esempio un blog che è stato usato per catturare una ricerca a coda lunga (il già citato “Come far passare il mal di testa”) in cui è presente un link alla categoria prodotti per il mal di testa;
- Utilizzare le breadcrumbs, elementi che visualizzano la struttura del sito ordinata per gerarchia, ricordando all'utente dove si trova e offrendogli uno strumento immediato per orientarsi e spostarsi altrove.
È anche importante che il proprio sito utilizzi i link per dialogare con l'esterno, ovvero che rimandi a URL esterni al proprio dominio, idealmente che abbiano già una buona autorità presso Google, così da acquisire maggiore rilevanza in ottica SEO: per esempio, nel blog della farmacia si può linkare a una ricerca sulla malattia di cui si sta parlando o citare un dato di un istituto statistico.
Al contrario si possono 'ricevere' i link, cioè un sito esterno crea un collegamento verso il proprio: come sopra, la fonte deve essere autorevole perché abbia un effetto positivo sull'indicizzazione SEO e ciò può essere garantito stabilendo collaborazioni con blogger, influencer, magazine o brand, oppure essere presenti su comparatori di prezzo e marketplace rinomati.
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I nostri siti ed eCommerce per la farmacia sono pensati per rispecchiare i criteri di valutazione SEO dei motori di ricerca e offriamo strategie di posizionamento su keyword per un'indicizzazione efficace delle proprie pagine.
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