Il gruppo Stada, multinazionale farmaceutica, ha pubblicato il suo annuale Health Report sui comportamenti, le percezioni e la consapevolezza dei cittadini sul tema di salute e farmaci.
L’indagine è stata svolta nel periodo compreso tra febbraio e marzo del 2020 e ha coinvolto 24.000 persone dai 18 ai 99 anni residenti in 12 Paesi europei, tra cui l’Italia.
La ricerca ha spaziato tra diversi temi, dalla soddisfazione per il sistema sanitario nazionale al ricorso all’eutanasia, dalle opinioni sui vaccini al confronto tra medicina tradizionale e non (omeopatia, agopuntura, …).
Alcune delle domande rivolte ai cittadini europei hanno riguardato il loro rapporto con il digitale, sia come canale per l’acquisto di farmaci e di prodotti per la salute, sia come strumento per prendersi cura di sé in modo più efficace e accessibile.
Dall’indagine è emerso che gli italiani hanno una forte propensione all’uso del digitale in ambito sanitario.
Il 79% dei nostri connazionali sono favorevoli al consulto medico da remoto, impiegando webcam o altri canali di comunicazione via internet: questa percentuale è superiore alla media europea (70%) ed è la terza più elevata tra i 12 Paesi presi in considerazione (inferiore solo all’82% della Spagna e all’81% della Finlandia). È anche importante segnalare che questa predisposizione alla telemedicina degli italiani è sensibilmente cresciuta rispetto al 2019, passando dal 51% al 79%.
Similmente, in Italia si osserva una maggiore disponibilità a impiegare app per monitorare i progressi terapeutici: il nostro Paese raggiunge il secondo posto in Europa con quota 84%, rispetto alla media del 75%.
Per quanto riguarda l’acquisto di farmaci e prodotti per il benessere, gli italiani preferiscono effettuarlo da una farmacia con presenza fisica sul territorio.
Questa affermazione, però, non contraddice quanto detto sull’interesse per il digitale: questo dato invece evidenzia il forte legame che c’è tra il cliente e il farmacista a prescindere dal canale.
Infatti, gli italiani sono disponibili ad acquistare prodotti per il benessere e la salute con la consapevolezza che dall’altra parte ci sia un professionista della salute, meglio se conosciuto personalmente, rispetto a un pure player esclusivamente digitale.
Nello specifico, il 32% degli italiani ritiene importante la possibilità di rimanere in contatto con il farmacista, anche se l’acquisto è stato effettuato online; per il 33% il fattore chiave è la fiducia di acquistare un prodotto autentico e non contraffatto, mentre il 22% è disposto a farsi recapitare a domicilio l’acquisto solo dal corriere del farmacista; solo il 23% ha fiducia a rivolgersi ai pure player digitali.
La paura di ricevere prodotti contraffatti e quindi potenzialmente pericolosi è sentita in tutta Europa (circa il 33% degli intervistati) e proprio per questo è importante che un eCommerce per la farmacia mostri tutti gli elementi importanti per garantire al cliente la legittimità dell’attività, come per esempio il Logo Europeo.
Emerge anche l’importanza di diffondere la consapevolezza delle possibilità offerte dall’eCommerce per la farmacia: oggi solo il 13% degli italiani è a conoscenza degli ordini di farmaci soggetti a prescrizione medica anche online, anche se, spezzando una lancia a favore dell’Italia, si tratta di un’innovazione adottata in modo diffuso solo a seguito del coronavirus. Inoltre, il 31% dei nostri connazionali pensa che gli eCommerce per la farmacia vendano solo farmaci da banco.
Con un interesse crescente degli italiani verso il digitale come canale per curare la propria salute, sempre più farmacie con presenza online possono cogliere nuove opportunità avviando un eCommerce.
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