La farmacia digitale

Farmacie online sicure: come riconoscerle

L’eCommerce per la farmacia vende un vasto assortimento di prodotti che impattano sulla salute e sul benessere degli acquirenti, perciò è fondamentale che riesca a proiettare un’aura di fiducia e affidabilità.

Non essendoci un contatto faccia a faccia, l’utente deve affidarsi ad altri indicatori per capire quali sono le farmacie online sicure.

Quali sono

Un eCommerce per la farmacia che vende farmaci senza obbligo di prescrizione (SOP) e farmaci da banco (OTC) deve aver ricevuto l’autorizzazione del Ministero per la Salute per condurre questa attività.

Per verificare che uno shop online abbia ricevuto il benestare ministeriale e quindi è gestito da una farmacia lecita, bisogna controllare se nelle pagine in cui si vendono farmaci SOP e OTC c’è il Logo Europeo.

Il Logo Europeo è un’immagine che sfoggia:

  • Quattro strisce orizzontali, una grigia e tre in diverse tonalità di verde;
  • Una croce bianca posta sopra le quattro strisce orizzontali;
  • Una fascia bianca in fondo con una bandiera e l’invito a cliccare per verificare l’autenticità del sito internet.

Cliccando sul Logo Europeo, si viene rimandati al sito del Ministero della Salute, che conferma che l’eCommerce è autorizzato e permette di consultare i dati della farmacia che lo gestisce.

La bandiera riportata deve essere quello dello stato in cui ha sede la farmacia, quindi nella maggior parte dei casi è quella italiana, ma esistono casi particolari in cui la gestione viene effettuata da un’attività estera.

Ciò non è automaticamente sospetto, ma è comunque bene fare una verifica aggiuntiva in casi come questi.

Il sito del Ministero della Salute presenta anche un elenco di tutti gli eCommerce per la farmacia a cui è stata concessa l’autorizzazione in Italia e quindi si può usare anche questo strumento per verificare l’attendibilità del sito a cui ci si sta rivolgendo.

Tuttavia, se si vendono solo parafarmaci, cosmetici e integratori, l’autorizzazione ministeriale e il Logo Europeo non sono necessari, quindi la loro assenza è legittima.

In questi casi, l’indicazione di legittimità più affidabile è quella fornita dagli estremi della società che gestisce l’eCommerce, che si trovano nel footer del sito internet.

Ragione sociale, partita IVA e indirizzo sono informazioni che, secondo la normativa vigente, sono da mettere obbligatoriamente, così che il consumatore può effettuare verifiche sul soggetto a cui si sta rivolgendo e contattarlo se necessario.

I requisiti

Oltre al tema dell’autorizzazione ministeriale e dei dati societari, ci sono altri requisiti necessari per gestire un eCommerce per la farmacia.

Si tratta, perlopiù, di adempimenti normativi, quindi senza dubbio la loro assenza è un chiaro indicatore che l’attività non è degna di fiducia.

La Direttiva Europea sul commercio elettronico del 2000 è la base su cui si fonda l’attuale normativa sugli eCommerce e che è stata progressivamente espansa e affinata a livello comunitario e nazionale.

In particolare, nel d. lgs. 70/2003 si può trovare il Comma 1 dell’Articolo 12 che stabilisce che il venditore deve comunicare all’acquirente “in modo chiaro, comprensibile ed inequivocabile” informazioni su:

  • fasi tecniche del contratto;
  • modalità di chiusura, archiviazione e accesso del contratto;
  • modalità di correzione dei dati inseriti prima dell’ordine;
  • codici di condotta e modalità di accesso;
  • strumenti per risoluzione di controversie.

Queste informazioni rientrano nei cosiddetti termini e condizioni di vendita, un aspetto fondamentale che disciplina il rapporto tra venditore e acquirente, e i diritti e i doveri di entrambe le parti.

Una lettura attenta dei termini e condizioni di vendita, che un’attività lecita mette in bella vista e rende facilmente accessibili, aiuta a capire l’affidabilità del servizio.

Altro aspetto obbligatorio per un eCommerce per la farmacia e per i siti internet in generale è il trattamento dei dati personali, le cui modalità sono state consolidate con l’applicazione del GDPR europeo.

Il titolare dell’attività deve individuare una figura incaricata del trattamento dei dati (che può essere comunque il titolare stesso) e comunicare agli utenti sia le modalità con cui viene effettuata questa operazione, sia i diritti che possono esercitare a tutela delle loro informazioni personali.

Ciò si articola in due documenti, la privacy policy, che si occupa in generale dei dati che il sito acquisisce dall’utente, e la cookie policy, che informa specificatamente sui cookie impiegati, sulle informazioni raccolte e sulle modalità di disattivazione.

Tra gli aspetti non obbligatori, invece, c’è il certificato SSL, cioè un protocollo che cripta le informazioni scambiate tra utente e sito, e quindi cruciale per la sicurezza della navigazione e la comunicazione di dati come, ad esempio, quelli della carta di credito.

Un eCommerce per la farmacia che vuole dimostrare la sua affidabilità deve avere un certificato SSL, il cui possesso è verificabile controllando se l’URL inizia con https ed è affiancato da un lucchetto nella barra di navigazione.

La vendita online di medicinali SOP e OTC

Infine, tornando alle specificità dell’eCommerce per la farmacia, è importante sapere che la normativa italiana permette la vendita online di medicinali solo ed esclusivamente se non richiedono la ricetta medica, cioè i farmaci SOP e OTC all’interno della Fascia C.

Automaticamente, un sito internet che vende articoli che normalmente richiederebbero il consulto del medico sono da considerarsi illegali e quindi inaffidabili.

Il cittadino che si affida a simili attività non ha garanzie né che il servizio venga offerto correttamente, né che i farmaci ricevuti siano a norma e quindi mette a rischio la sua salute.

Non si tratta, purtroppo, di un fenomeno raro: spesso si cerca di fare leva sull’inesperienza o sulla scarsa conoscenza normativa degli utenti oppure si propongono articoli per i quali si preferisce l’anonimia del web.

Sono infatti frequenti i casi di chiusura di siti che vendono il Viagra, per fare un esempio, mentre la pandemia di coronavirus ha creato un mercato online per farmaci che si pensano in grado di combattere la malattia, con oltre 244 siti oscurati dai NAS solo nel primo quadrimestre del 2021.

Farmacie e certificazione: come funziona?

Nei paragrafi precedenti abbiamo detto che un’attività che vende online farmaci SOP e OTC deve aver ricevuto l’autorizzazione ministeriale: approfondiamo ora cosa significa e come funziona.

Una farmacia o una parafarmacia non può semplicemente decidere di iniziare a vendere su un eCommerce i suoi prodotti perché dietro un sito web ci può essere chiunque ed è quindi difficile offrire all’utente garanzie che l’attività sia condotta da un farmacista avente tutti i requisiti necessari.

Serve quindi un’autorità riconosciuta che effettui le verifiche del caso e attesti in modo inequivocabile la bontà dell’eCommerce per la farmacia: in Italia, è il Ministero della Salute che si assume questo incarico.

Chiunque voglia iniziare a vendere online farmaci SOP e OTC deve quindi fare richiesta al Ministero con un apposito modulo, in cui vanno inserite varie informazioni volte a identificare il farmacista e la sua attività, cioè:

  • Codice Identificativo ministeriale assegnato alla farmacia o parafarmacia;
  • Denominazione e indirizzo della sede fisica;
  • Partita Iva;
  • Indirizzo del sito web dell’eCommerce della farmacia o della parafarmacia.

In questo modo, il Ministero può verificare che esista una corrispondenza tra chi ha fatto una domanda, un’attività abilitata con sede fisica sul territorio e l’eCommerce.

Il richiedente deve anche aver ottenuto l’autorizzazione all’avvio di questo tipo di attività da parte dell’autorità competente del proprio territorio e inviare al Ministero un’attestazione di questo suo benestare, assieme a una copia del proprio documento di identità.

Se le verifiche hanno dato risultati soddisfacenti, il richiedente riceverà il via libera ministeriale entro 30 giorni dalla presentazione della domanda e otterrà il Logo Europeo crittografato, da inserire in tutte le pagine in cui vengono venduti farmaci SOP e OTC.

Contemporaneamente, il Ministero aggiunge la farmacia o la parafarmacia all’elenco di attività autorizzate pubblicato sul sito internet ministeriale, così che chiunque possa verificare che un dato eCommerce sia effettivamente abilitato a svolgere quell’attività.

Farmakom assiste il farmacista nel presentare la richiesta di autorizzazione al Ministero e nel creare un eCommerce per la farmacia, fornendogli il protocollo SSL, policy compatibili con il GDPR, termini e condizioni di vendita e altre indicazioni utili per presentare la sua attività come sicura e professionale.

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