Gli integratori alimentari sono prodotti pensati per fornire all’organismo di chi li assume specifiche sostanze, in genere in quantità tali da coprirne il fabbisogno giornaliero consigliato, per compensare la loro carenza nella dieta o sopperire a situazioni in cui il loro consumo è incrementato.
Anche se legati all’ambito di salute e benessere e quindi spesso presenti in farmacia e parafarmacia, gli integratori alimentari non sono medicinali e possono essere venduti senza prescrizione o consulto medico.
Ingredienti e composizione degli integratori
La natura degli integratori alimentari viene codificata dalla Direttiva 2002/46/CE che li definisce come “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.
Ingredienti e composizioni degli integratori sono quindi molto variabili e dipendono dall’esigenza che devono soddisfare: possiamo comunque isolare e analizzare le sostanze più frequentemente usate.
Vitamine
Le vitamine sono micronutrienti, ovvero principi nutritivi di cui l’organismo ha bisogno per la sua normale funzionalità in piccolissime quantità, ma che è incapace di produrre in modo autonomo e quindi devono essere immessi attraverso l’alimentazione.
Ci sono 13 vitamine: A, B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9. B12, C, D, E e K.
Ognuna di esse concorre a processi differenti, ma accomunati dalla loro importanza per la buona salute del corpo, ed è quindi necessario che siano quotidianamente presenti nella dieta e in particolare quelle idrosolubili, come la vitamina C, che l’organismo è incapace di immagazzinare e rilasciare all’occorrenza.
In commercio ci sono una grande varietà di integratori alimentari per le vitamine, da quelli che si concentrano su una sola a quelli che ne racchiudono svariate (multivitaminici), che vengono usati per compensare carenze nella dieta e momenti in cui il corpo accusa disturbi psicofisici, come cambio di stagione e periodi di forte stress.
Minerali
Anche i minerali sono micronutrienti e vista questa somiglianza con le vitamine queste due sostanze sono frequentemente abbinate nello stesso prodotto, come nel caso di integratori alimentari per il benessere e l’energia.
Detti anche sali minerali (seppur impropriamente, non essendo sempre in forma di sali), si tratta di sostanze inorganiche che possono essere suddivise in due categorie:
- i macroelementi devono essere assunti dall’organismo in quantità superiori ai 100 milligrammi e comprendono calcio, cloro, potassio, fosforo, magnesio, sodio e zolfo;
- i microelementi devono essere assunti dall’organismo in quantità comprese tra 1 e 99 milligrammi e comprendono ferro, rame, zinco, fluoro, iodio, selenio, cobalto (in forma organicata tramite vitamina B12), manganese e molibdeno.
Aminoacidi
Gli aminoacidi sono molecole organiche utilizzate principalmente per la sintesi di proteine e sono 20 quelli che svolgono questa funzione (numero però oggetto di discussione, poiché si suggerisce l’inclusione di altri tre) sui circa 500 presenti in natura.
Questi aminoacidi possono essere:
- essenziali, cioè l’organismo non possiede la capacità di sintetizzarli e devono essere introdotti da fonte esterna, e sono lisina, leucina, isoleucina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano, valina e istidina;
- condizionatamente essenziali, cioè sono essenziali, ma solo in determinate condizioni, per esempio durante la crescita, durante la gravidanza e nel caso di determinate malattie, e sono arginina, tirosina e cisteina
Acidi grassi
Gli acidi grassi sono molecole a base di carbonio presenti nell’organismo principalmente in forma esterificata, andando a formare glicerolo e colesterolo.
Tra questi esistono alcuni acidi grassi essenziali, che similmente alle sostanze descritte fino a ora, non possono essere sintetizzati dall’organismo e quindi devono essere assunti attraverso l’alimentazione o in alternativa tramite gli integratori alimentari.
Questi acidi grassi essenziali sono il gruppo omega-3 e quello omega-6, anche se il secondo è molto difficile non introdurlo con il cibo vista la sua larga diffusione e quindi gli integratori alimentari si concentrano principalmente sugli omega-3.
Erbe
Gli integratori alimentari contenenti erbe e altri estratti di origine vegetale sfruttano le naturali proprietà di diverse piante per il benessere dell’organismo.
L’ampia varietà di effetti che questi ingredienti possono avere permette loro di trovare applicazione in una vasta gamma di prodotti per coprire le più disparate esigenze dell’organismo.
L’origine naturale degli ingredienti è spesso considerato un plus dal consumatore, sempre più attento alla composizione di ciò che acquista e sempre più orientato verso soluzioni bio e green.
Sostanze attive
Ci sono alcune sostanze che non rientrano nelle categorie sopraelencate, ma sono ugualmente importanti per la corretta funzionalità dell’organismo o comunque per il benessere della persona.
Un esempio è la melatonina, una sostanza che viene prodotta dall’organismo e interviene nel regolare il ciclo dormi/veglia, ma che può essere comunque introdotta con integratori alimentari quando si fatica a prendere sonno a causa di stress, ritmi alterati, jet lag, cambio di stagione o patologie.
Altri ingredienti o eccipienti
A fianco delle sostanze che gli integratori alimentari si prefiggono di introdurre nell’organismo sono presenti altri ingredienti ed eccipienti necessari per presentare al consumatore il prodotto.
Tra questi troviamo sostanze legate alla forma con cui vengono realizzati gli integratori (per esempio, pillole, tavolette, liquidi, effervescenti o idrosolubili), coloranti, aromi, conservanti e antiossidanti.
Effetti collaterali
Poiché gli integratori alimentari sono prodotti che non richiedono la prescrizione di un dottore per la loro vendita, agli occhi della normativa non vengono giudicati come pericolosi per la salute delle persone anche nell’eventualità in cui vengano assunti senza essere accompagnati da un reale bisogno medico.
Infatti, difficilmente un consumatore potrà autodiagnosticarsi una carenza di un dato nutriente e quindi decidere con assoluta certezza che ci sia la necessità della sua assunzione tramite integratori alimentari, perciò le formulazioni presenti sul mercato sono pensate per tenere conto di questa eventualità.
Bisogna anche considerare che un moderato sovradosaggio di una sostanza nutritiva è ben tollerato dall’organismo, che in genere ne espelle la quantità in eccesso con la minzione o la defezione oppure quando è possibile immagazzina quanto non immediatamente necessario per consumarlo in un secondo momento.
In linea di massima, quindi, gli integratori alimentari non hanno particolari effetti collaterali se ci si attiene alle modalità d’uso indicate sul foglietto illustrativo.
È comunque possibile che le proprie abitudini alimentari unite all’assunzione di un integratore alimentare non necessario possano comunque causare di disturbi o concorrere all’insorgenza di problemi di salute.
Per esempio, prima che un eccesso di vitamina C venga smaltito può portare a indigestione, crampi addominali, nausea e diarrea, mentre nel caso del calcio può favorire la formazione di calcoli renali.
Bisogna anche tenere conto di preesistenti condizioni di salute che possono portare il singolo individuo ad accusare problemi in correlazione all’assunzione degli integratori quando invece la maggior parte degli altri consumatori ne traggono solamente benefici per la loro salute e il loro benessere.
In virtù di queste considerazioni, anche se la prescrizione medica non è necessaria, è comunque meglio consultare un medico o perlomeno informarsi adeguatamente sulla natura delle sostanze che si intendono integrare con il prodotto scelto.
Controindicazioni
Viste le considerazioni soprariportate, gli integratori alimentari non hanno particolari controindicazioni a livello generale.
Tuttavia, come sempre segnalato nei foglietti illustrativi che accompagnano questi prodotti, è possibile che in alcuni soggetti gli integratori alimentari possano avere effetti negativi sulla propria salute e sul proprio benessere.
Le principali controindicazioni riguardano chi:
- ha un’intolleranza o un’allergia nei confronti delle sostanze contenute nell’integratore alimentare;
- è affetto da alcuni tipi di patologie, generalmente quelle che colpiscono cuore e reni;
- è in gravidanza o in allattamento.
Il primo punto si spiega da sé: l’organismo reagisce negativamente alla sostanza in sé e quindi ne è sconsigliata l’assunzione.
Nel secondo caso, diverse patologie rendono dannose sostanze che normalmente sono considerate benefiche o almeno innocue. Spesso queste malattie possono essere tenute sotto controllo attraverso una dieta bilanciata e va da sé che se viene limitata l’assunzione di una data sostanza attraverso il cibo bisogna evitare di ingerirla con un integratore alimentare.
Nell’ultima casistica, il corpo della donna incinta o che sta allattando ha certamente bisogno di quantità superiori di nutrienti e quindi degli integratori alimentari possono essere utili, ma ci sono alcune sostanze che assunti in quantità eccessive possono avere un impatto negativo sul feto o sul neonato, come le vitamine A, E e del gruppo B.
Poiché in commercio è presente un elevato numero di integratori alimentari e le controindicazioni variano molto in base alle condizioni del soggetto e alla sua storia medica, vale lo stesso consiglio dato parlando degli effetti collaterali.
È quindi sempre raccomandato il consulto con un professionista della salute prima di assumere gli integratori e in particolare se si fa parte dei gruppi di soggetti sopra descritti, così da evitare problemi di salute.
Integratori più venduti in farmacia
Gli integratori alimentari sono stabilmente una delle categoria di prodotti più venduti dalle farmacie e parafarmacie, soprattutto sul canale online, come dimostrano i dati di Federsalus, l’associazione dedicata alla tutela del mercato degli integratori alimentari.
Nella sua sesta indagine sulla filiera degli integratori alimentari presentata a giugno 2021, l’associazione ha osservato che questi prodotti hanno chiuso il 2020 con un fatturato di 3 miliardi.
A fronte di un andamento negativo per il settore della farmacia nella sua interezza, pari a -1,9%, il comparto degli integratori alimentari ha registrato una crescita del 1,5%.
Coerentemente con questo trend, anche sul canale online hanno registrato una crescita significativa: nei primi 12 mesi mobili terminanti a giugno 2020, hanno ottenuto una crescita di fatturato di 133 milioni di euro, pari a +34%, che ha contribuito ad alimentare il successo degli eCommerce farmacia e parafarmacia.
In questo stesso periodo, infatti, queste attività hanno generato un valore totale di 303 milioni di euro e una crescita di +53,6%, ripartiti tra:
- 61% dei farmaci da banco, che comprendono anche gli integratori;
- 31% del personal care;
- 5% dei parafarmaci;
- 3% dei nutrizionali.
Ma quali sono gli integratori più venduti in farmacia? Ecco la classifica in base ai dati di Federsalus sul valore di mercato in milioni di euro nel 2020 e il confronto con l’anno 2019:
- 746 per vitamine e minerali, +8%;
- 413 per benessere gastrointestinale, +5,3%;
- 387 per probiotici, -1,7%;
- 292 per benessere apparato circolatorio, -1,1%;
- 256 per benessere sistema urinario, +0,7%;
- 236 per prodotti sportivi, -0,2%;
- 219 per benessere apparato respiratorio, -1,8%;
- 189 per benessere mentale e rilassamento, +16,7%;
- 133 per benessere pelle, capelli e unghie, -0,4%;
- 113 per controllo peso, -8,4%;
- 110 per immunostimolanti, +36%;
- 100 per benessere muscolare e articolare, -6,7%;
- 89 per salute degli occhi, -1,8%.
È comunque intuibile che questi dati siano stati influenzati dall’epidemia di coronavirus, in particolare se si osserva le tre categorie di prodotto con maggiore crescita:
- vitamine e minerali, che contribuiscono a numerosi processi dell’organismo, tra cui il potenziamento delle difese immunitarie;
- benessere mentale e rilassamento, per contrastare gli effetti psicologici della pandemia e della sindrome da lockdown;
- immunostimolanti, per provare a ridurre il rischio di farsi contagiare dal virus.
Approccio corretto nell'uso
Vista la diversità dei prodotti sul mercato, la varietà degli impieghi e degli effetti che possono avere sull’organismo, i potenziali effetti collaterali e le controindicazioni indicate, è utile delineare le buone pratiche per utilizzare gli integratori alimentari in modo corretto.
In primo luogo, è importante sottolineare che gli integratori alimentari hanno, come dice il loro stesso nome, un ruolo di integrare la normale assimilazione di nutrienti che avviene attraverso il cibo: non possono in alcun modo sostituire una corretta alimentazione.
Similmente, non devono essere intesi come un rimedio per combattere le cattive abitudini: pensare di semplicemente contrastare comportamenti dannosi con il nutriente che dovrebbe ripararne i danni è deleterio per il proprio organismo.
Meno che mai, infine, bisogna intendere gli integratori alimentari come farmaci che combattono una patologia: possono, però, aiutare l’organismo a riprendersi durante la convalescenza o il trattamento farmacologico con un’azione che. sottolineiamo ancora una volta, è puramente integrativa.
È quindi utile capire prima di tutto come funziona il proprio corpo e di cosa ha bisogno, cosa gli fa bene e cosa gli male, e da lì stabilire come comportarsi nella vita quotidiana e in relazione al cibo, e in base a questo valutare la necessità di integratori alimentari.
A questo punto è utile informarsi sugli integratori stessi: cosa contengono e per cosa sono indicati, e capire quale è il più adatto alle proprie esigenze di salute e al proprio regime alimentare.
Una volta scelto, bisogna assolutamente rispettare le indicazioni sulla posologia, anche se si pensa che non stia facendo effetto: in questo modo ci si ripara da potenziali effetti collaterali.
In ultima analisi, gli integratori alimentari vanno usati con cognizione di causa in ottica di integrazione.
Si ribadisce che è comunque consigliato confrontarsi con un professionista della salute, che si tratti del proprio medico o del proprio farmacista, per fare la scelta migliore per il proprio benessere.