Dati e Analisi

Come sono cambiati i consumatori nel post-pandemia?

La pandemia ha innescato un profondo mutamento in noi, come individui e come società, e tutt’oggi stiamo ancora imparando a convivere con un virus che continuerà a essere presente nelle nostre vite per gli anni a venire.

Questo è particolarmente vero per i consumi: i lockdown e le limitazioni agli spostamenti hanno cambiato i percorsi di acquisti, beneficiando soprattutto l’eCommerce con un incremento nel numero di utenti e nella frequenza d’uso, ma contemporaneamente sono cambiate le disponibilità economiche e l’attitudine al risparmio, in risposta ai cambiamenti economici e sociali innescati dalla pandemia.

Come si comporta quindi il consumatore oggi, uscito dall’epoca del coronavirus ed entrato in quella del New Normal? Per rispondere a questa domanda NielsenIQ, azienda specializzata nella raccolta e nell’analisi dei dati per fornire previsioni accurate sui trend di mercato in ambito retail, ha pubblicato uno studio dedicato ai consumi post-pandemici.

I cinque profili di consumatore nel New Normal

The New Economic Divide, questo il titolo del rapporto, ridefinisce il modo di classificare i consumatori organizzandoli in cinque profili definiti dalla loro capacità di spesa: Struggler, Rebounder, Cautious, Unchanged e Thriver.

Partiamo dal gruppo meno rappresentato, ovvero i Thriver: il 7% della popolazione italiana è riuscito a risparmiare durante la pandemia, godendo quindi ora di una maggiore sicurezza finanziaria.

Il 10% degli italiani, invece, rientra negli Struggler, ovvero quelle persone che sono state colpite più duramente dalla pandemia, scivolando in una condizione di insicurezza economica che permane ancora oggi.

I Rebounder costituiscono il 14% della popolazione e hanno sì accusato problemi economici durante la pandemia, spesso a seguito della perdita del lavoro, ma hanno trovato nuove opportunità e oggi hanno riconquistato la disponibilità finanziaria perduta.

Il 18% degli italiani, invece, non ha subito particolarmente l’influenza della pandemia mantenendo inalterati i consumi e per questo sono definiti Unchanged.

Infine, il gruppo maggiormente rappresentato sono i Cautious: oltre la metà della popolazione, ovvero il 52%, ha imparato la virtù della prudenza, scegliendo di controllare con attenzione gli acquisti nonostante non abbiano subito peggioramenti della propria condizione economica durante la pandemia.

Questi profili comportano, all’atto pratico, diversi comportamenti di consumo:

  • Gli Struggler sono alla costante ricerca del prodotto più economico e se non lo trovano al prezzo desiderato sono disposti a rinunciare all’acquisto;
  • I Rebounder si impegnano a cercare il miglior affare non solo offline, ma anche online, ritenendolo il canale più conveniente;
  • I Cautious sono attenti alla composizione del loro carrello e approfittano subito delle promozioni;
  • Gli Unchanged, da definizione, non hanno subito cambiamenti nelle loro abitudini e quindi rimangono fedeli ai loro brand;
  • I Thriver mantengono le abitudini di risparmio che si sono dimostrate vincenti in pandemia, quindi monitorano il costo complessivo del carrello e comprano online per trovare i prezzi migliori.

Le strategie per l’eCommerce della farmacia

Il rapporto NielsenIQ quindi evidenzia alcuni temi ricorrenti: attenzione alla composizione del carrello, interesse verso le promozioni e, in ultima analisi, preferenza per l’offerta più conveniente; per cercarla molti si rivolgono all’online, dove sono convinti di trovare i prezzi più accessibili anche semplicemente in virtù della possibilità di confrontare simultaneamente molteplici rivenditori.

L’online, inoltre, offre ulteriori attrattive per questi consumatori del New Normal:

  • Il 14% dei Rebounder compra esclusivamente online;
  • Inoltre, i Rebounder si affidano al recapito a domicilio (23%) e al click & collect (17%);
  • Per il 15% degli Struggler è diventato normale comprare da uno shop online privo di punto vendita fisico.

Questo nuovo quadro non può che interessare la farmacia: comprendere come spendono i consumatori e cosa li attrae è fondamentale per capitalizzare su un momento in cui il pubblico è animato da un grande interesse per la salute.

L’eCommerce per la farmacia permette di intercettare quella porzione di consumatori che vedono l’online come la risposta alla propria ricerca di convenienza; ciò è particolarmente vero se si sceglie di caricare i propri prodotti su comparatori di prezzo, a cui gli utenti si rivolgono principalmente proprio per trovare il prezzo più basso.

Sfruttando il posizionamento di articoli particolarmente appetibili sui comparatori, il farmacista attira l’utente sul proprio eCommerce e lo convince a comprare altro: concedendo la spedizione gratuita oltre una determinata soglia, si ‘costringe’ il consumatore a riempire, seppur con attenzione, il carrello così da andare a pagare solo ciò che ha effettivamente acquistato.

Farmakom offre una piattaforma eCommerce a misura della farmacia, con cui si possono modificare dinamicamente i prezzi dei prodotti grazie ad avanzati algoritmi che permettono di essere sempre un passo avanti rispetto alla concorrenza, per poi pubblicare questi articoli sui comparatori di prezzo.

Inoltre, il rapporto evidenzia la necessità di presidiare online anche il mercato locale: con siti internet vetrina e applicazioni per la farmacia si possono offrire anche consegne a domicilio e click&collect per quella porzione di consumatori interessati a questi servizi, perciò Farmakom offre un modo per centralizzare la gestione di eCommerce, sito e app con Farmakom Digital Hub.

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