Dati e Analisi

In farmacia gli integratori alimentari valgono 3 miliardi di euro

Gli integratori alimentari sono sempre più radicati nelle abitudini degli italiani: negli ultimi anni, infatti, l’acquisto e il consumo di questo tipo di prodotti ha vissuto un’importante crescita, sostenuta dalla farmacia.

Gli integratori alimentari, infatti, generano una porzione significativa delle vendite del farmacista e hanno un ruolo rilevante nel catalogo sia dell’eCommerce per la farmacia che del punto vendita fisico.

Federsalus, l’associazione che abbraccia oltre 220 aziende nazionali e multinazionali della filiera degli integratori alimentari, ha pubblicato la sua V Indagine di Settore, realizzata in collaborazione con Iqvia, sul 2019 e sul primo quadrimestre del 2020: l’analisi evidenzia i trend della filiera degli integratori alimentari, approfondendo l’impatto derivante dal coronavirus.

Alla fine del 2019, il mercato degli integratori in Italia valeva 3,6 miliardi di euro, registrando una crescita del 3,6% rispetto all’anno precedente e collocandosi al primo posto a livello europeo.

Questo successo è da attribuirsi all’evoluzione dei bisogni di salute e benessere dei 32 milioni di italiani che fanno uso degli integratori alimentari: parliamo quindi del 65% della popolazione adulta del nostro Paese, con un quadro demografico dalle molte sfaccettature.

Approfondendo il dato, 58,4% degli utilizzatori li assume in modo abitudinario, il 15,9% in modo occasionale, il 13,3% in modo sporadico, il 9,2% in modo saltuario e solo il 3,2% raramente.

I prodotti più venduti sono:

  • Vitamine e minerali (673 milioni di euro);
  • Prodotti per il benessere intestinale e digerente (427 milioni di euro);
  • Probiotici (418 milioni di euro);
  • Apparato circolatorio (296 milioni di euro);
  • Sistema urinario e riproduttivo (258 milioni di euro);
  • Tonici e stimolanti (251 milioni di euro);
  • Tosse, gola e apparato respiratorio (238 milioni di euro).

Per trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze, il cittadino si rivolge sia al proprio medico che al proprio farmacista, che rimangono importanti di riferimento nel percorso di acquisto degli integratori: in particolare, Federsalus osserva che sono stati oggetto di 28,6 milioni di prescrizioni mediche.

Il principale canale di distribuzione degli integratori alimentari è la farmacia, che copre l’84% del fatturato totale, seguita a parimerito dalla parafarmacia e dalla GDO, entrambe con l’8%.

Nel punto vendita fisico sono la seconda categoria più venduta dopo i farmaci con obbligo di prescrizione, con una crescita del 4% rispetto al 2018, e conquistano il primo posto sul podio sull’eCommerce per la farmacia.

I dati raccolti riguardo al primo trimestre del 2020, che coincide con l’epidemia del coronavirus, indicano un’ulteriore accelerazione del mercato: l’emergenza ha spinto infatti molti italiani a trovare soluzioni per il mantenimento di un buono stato di salute.

Questo, in concomitanza con fake news che indicavano la vitamina C come effettiva cura contro il virus, ha segnato un significativo incremento degli acquisti di integratori, soprattutto sugli eCommerce per la farmacia, che nel periodo del lockdown consentivano di acquisire farmaci e altri prodotti per il benessere evitando il contatto con altre persone e quindi il propagarsi dell’epidemia.

Nel primo trimestre 2020, la farmacia online ha venduto integratori per un totale di 82 milioni di euro, con un incremento del 64% rispetto agli stessi mesi del 2019: in questo modo sono diventati la categoria più acquistata, coprendo il 50% di tutte le vendite.

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