La lotta al coronavirus si combatte su più fronti: la medicina si sta impegnando a individuare soluzioni farmacologiche efficaci contro il virus e a sviluppare un vaccino, mentre i governi hanno adottato, e continuano a valutare, misure per limitare la diffusione dell’epidemia; a valle troviamo i cittadini, a cui viene chiesta prudenza e responsabilità per evitare un secondo lockdown.
Tuttavia, si tratta di un momento di incertezza, in cui una pluralità di voci, più o meno autorevoli, diffondono informazioni spesso contrastanti riguardo il COVID.
La disinformazione, voluta o accidentale, è rischiosa, perché porta le persone a adottare comportamenti che possono compromettere gli sforzi fatti finora oppure ad acquistare prodotti che non servono a nulla contro il virus: ricordiamo, per esempio, che nel pieno del lockdown, una fake news sulle proprietà terapeutiche della Vitamina C aveva portato a un rapido incremento delle ricerche di questo prodotto.
La lotta al coronavirus è quindi anche educativa e informativa, e servono voci professionali e competenti per assicurare la veridicità delle notizie e rassicurare i cittadini confusi.
Il farmacista è la figura ideale a ricoprire questo ruolo, essendo già un punto di riferimento per i suoi clienti/pazienti e considerando la sua presenza capillare sul territorio.
La FIP (International Pharmaceutical Federation) ha diffuso una guida contenente utili informazioni sul coronavirus e sulle pratiche per la gestione dei pazienti e dei casi sospetti.
In particolar modo si rivolge, per l’appunto, al farmacista, riconoscendo il suo prezioso contributo nel contrastare le fake news e portare informazione e tranquillità ai suoi clienti.
Quest’opera di sensibilizzazione deve essere condotta in modo multicanale, all’interno della farmacia fisica facendo leva sulla relazione faccia a faccia e usando volantini e pamphlet redatti dalla autorità sanitarie, e online, impiegando blog e social per presentare informazioni supportate da evidenze scientifiche e, idealmente, analizzare e ‘smontare’ le fake news.
La comunicazione deve essere rivolta non solo ai clienti/pazienti, ma anche a chi diffonde le fake news, per correggere alla fonte, e ai media, per dare risonanza alla propria voce e aumentare la visibilità dei farmacisti che, nel pieno dell’epidemia, hanno svolto un ruolo cruciale, ma spesso relegato in secondo piano dalla comunicazione mediatica, come osserva FIP.
Il farmacista è così una figura sempre più complessa e rilevante, che continua a evolversi sia sul canale fisico che su quello digitale: per supportare adeguatamente la sua attività online, però, gli serve la giusta piattaforma di eCommerce per la farmacia.
Farmakom è l’eCommerce per la farmacia chiavi in mano, ricco di funzionalità che aiutano il farmacista ad aumentare la sua visibilità: scopri di più prenotando la demo della piattaforma.